disegno preparatorio, de Finetti Gino, XX

Oltre a una testa maschile ripresa di profilo, il foglio presenta tre elaborati in cui è possibile riconoscere il protagonista grazie alla citazione dell’opera storiografica. Nel disegno in alto Pompeo Giustiniani è visto in piedi in posizione sopraelevata, in luogo aperto, con le mani ai fianchi, intento all’osservazione; il suo cavallo lo attende di poco arretrato con accanto una figura. Nei due disegni in basso il Giustiniani indossa un elmo con cimiero piumato e un mantello gli copre una spalla; è più ricco di particolari l’elaborato di sinistra, dove anche il cavallo acquista una maggiore evidenza, rispetto al disegno di destra, in cui torna la rappresentazione del paesaggio con i rilievi del terreno in primo piano, in aggiunta al profilo dei monti e al cielo percorso da lunghi tratti.

I due frammenti, contrassegnati ciascuno da un numero, sono stati riconosciuti come parti di un unico foglio e riuniti in data imprecisata. Entrambi rappresentano il medesimo episodio tratto dalla “Historia della ultima guerra nel Friuli“, opera del 1623: la ricognizione dei luoghi lungo la sponda destra dell’Isonzo, in prossimità di Gorizia, da parte di Pompeo Giustiniani, al servizio delle Repubblica di Venezia anche dopo aver perso un braccio in guerra e per questo soprannominato "braccio di ferro"). L’elaborato in basso a destra è quello che più si avvicina, per scelte compositive e figurative, al disegno presente a p. 54 del volume “Historia della ultima guerra nel Friuli di Faustino Moisesso. Episodi scelti", pubblicato nel 1959 con le illustrazioni di de Finetti.