foglio di supporto del primo bozzetto, in basso a destra: J. M. Trenkwald
foglio di supporto del primo bozzetto, in basso al centro: La storia di San Pasquale
foglio di supporto del primo bozzetto, in alto a destra: 1
foglio di supporto del secondo bozzetto, in basso a destra: J. M. Trenkwald
foglio di supporto del secondo bozzetto, in basso al centro: lunghezza 5 metri 489 millimetri / altezza 1 metro 871 millimetri
foglio di supporto del secondo bozzetto, in alto a sinistra: Per due quadri dei... larghezza 1 metro 896 millimetri / altezza 1 metro 871 millimetri
Nel primo disegno, dai toni chiari, dominano l'azzurro del cielo e il verde del paesaggio. A sinistra si vede un giovanetto in veste chiara che sorregge un libro e ne indica il contenuto a un vecchio e a un religioso. Nella scena successiva una donna piangente con il capo coperto da un velo è seduta davanti alla soglia di una casa mentre un vecchio in piedi benedice un ragazzo in veste rossa inginocchiato davanti a lui; accanto una figura maschile in giallo, con un berretto un bastone e un fagotto, in piedi sotto una tettoia di paglia, indica il giovane in ginocchio. Sullo sfondo il ragazzo e il suo compagno sono in cammino accompagnati da un mulo che porta dei carichi. Sulla destra il giovane, sempre in rosso, inginocchiato davanti una grotta e con un bastone e un libro aperto davanti a sé, alza gli occhi al cielo mentre nella scena successiva saluta tre uomini che stanno bivaccando e che indossano vesti dai colori giallo-ocra e grigio. Nel secondo disegno dove dominano i toni dell'ocra, all'estrema sinistra sotto un porticato dalle linee architettoniche semplici e spoglie, alla presenza di alcuni fratelli un frate fa indossare il saio ad una figura maschile inginocchiata, vista di schiena e con un perizoma sui fianchi. Nella scena successiva in primo piano una donna seduta in manto azzurro, dietro a lei un frate che offre del cibo ad un bambino con le vesti lacere e un vecchio scalzo intento a mangiare. Sullo sfondo un frate che porta sulle spalle una catasta di legna e un altro che spacca la legna con un'accetta. Accanto, davanti ad un fondale architettonico, un frate con un corto mantello provvisto di cappuccio che gli copre la testa e un bastone decorato da una croce sulla sommità, volta le spalle timoroso ad un gruppo di uomini che si accingono a scagliargli delle pietre, mentre una figura maschile stante, con una vistosa cappa rossa, indica il religioso. Infine all'estrema sinistra, in una cella del convento, un frate è disteso sul suo letto di morte mentre un fratello suona la campana e altri quattro, uno anziano con un libro aperto in mano e tre giovani di cui due inginocchiati ai lati del giaciglio, pregano per lui.
I due disegni raffigurano alcuni episodi della vita di San Pasquale Baylon (Aragona 1540-1592). Nel primo foglio, partendo da sinistra, San Pasquale giovanetto, mentre accudisce il gregge, commenta i testi sacri con un vecchio e un religioso; nella scena successiva San Pasquale abbandona i genitori poiché è desiderato come domestico nella casa di Martino Garzia, gentiluomo di Torre Hermosa. In seguito San Pasquale lascia la dimora del gentiluomo per darsi alla vita eremitica fatta di preghiera e meditazione; infine il Santo saluta alcuni pellegrini e va a prendere i voti. Nel secondo foglio il Santo riceve l'abito dei Frati Minori Scalzi di San Francesco e soccorre alcuni poveri offrendo loro del cibo. Nell'episodio successivo San Pasquale, messosi in viaggio per Parigi nel 1573 per incontrarsi con il Ministro Generale dell'Ordine Fra Cristoforo Capofonte, di paesaggio in una cittadina francese viene schernito e corre il pericolo di essere lapidato. L'ultima scena raffigura la morte del Santo al cospetto dei confratelli. Trenkwald, praghese di nascita, studia prima all'Accademia di Praga dal 1841 al 1852, poi in quella di Vienna dal 1853 al 1856. È Roma negli anni 18561862, dove frequenta la locale Accademia, perfezionandosi nella pittura a fresco. In seguito, ritornato in patria, copre la carica di Direttore dell'Accademia di Praga dal 1865 al 1872, e di Professore di pittura di storia presso quella di Vienna dal 1872 al 1895, quando si ritira dall'attività. Il maestro può essere considerato un tardo esponente di quella pittura purista, ispirata dall'arte italiana del Quattrocento e dei primi del Cinquecento, che aveva trovato sviluppo a Roma a partire dal 1810 con i Nazareni, una fraternita di pittori fondata da Johann Friedrich Overbeck (Lubecca 1789-Roma 1869) e Franz Pforr (Francoforte 1788-Albano Laziale 1812). L'artista in questi due disegni, nell'assemblaggio di vari episodi in una stessa scena, nel segno di contorno netto e incisivo che ricorda la linea strutturale dei pittori toscani del '400, nell'alternanza di dolci paesaggi e semplici architetture che fanno da sfondo agli enti, mostra di seguire la poetica dei Nazareni. Nel Thieme Becker i due fogli sono considerati bozzetti preparatori per gli affreschi, decorano le pareti laterali della Cappella funeraria, situata nel Parco della Villa Revoltella,che accoglie le spoglie del Barone e della madre. La Cappella, progettata dall'architetto praghese G. Kranner, fu costruita tra il 1866 e il 1867, ma al suo interno gli affreschi con le Storie di San Pasquale non sono del Trenkwald bensì di Domenico Fabris (Osoppo 1812-Torino 1893) e si differenziano notevolmente dai mostri bozzetti sia per la struttura compositiva che per la scelta dei soggetti. L'ipotesi è che il Trenkwald, al quale sono da attribuire l'affresco del catino absidale con l'Ascensione di Cristo e i quattro pennacchi della Cupola con i Dottori della Chiesa, abbia presentato due bozzetti relativi agli affreschi delle pareti laterali al committente, che ha però preferito affidare il lavoro al Fabris. I due disegni sono comunque da porre tra il 1866 e il 1867, periodo di costruzione dell'edificio.
Allgemeines Lexikon, Trenkwald, Josef Mathias, in Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, Leipzig 1939, XXXIII
Catalogo Galleria, Catalogo della Galleria d'arte moderna. Civico Museo Revoltella di Trieste, Trieste 1933