disegno, Savorgnan di Brazzà Ascanio, XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
paesaggio con acquedotto
Autore
Cronologia
1820/06/27
Materia e tecnica
carta/ penna
Misure
mm - altezza 165, larghezza 281
Codice scheda
D_9292
Collocazione
Udine (UD)
Castello di Udine
Civici musei e gallerie di storia e arte. Gabinetto dei disegni e delle stampe
Iscrizioni

Il disegno mostra uno scorcio suggestivo del settecentesco ponte-acquedotto di Ragona, situato a non molta distanza dalle pendici dell'Etna (visibile sullo sfondo a sinistra). Costruito con lo scopo di condurre l'acqua potabile superando le due sponde laviche del fiume Simeto, caratterizzate da un notevole dislivello, questa imponente struttura è composta da arcate uniformi a tutto sesto e nella parte centrale è rinforzata da un ponte vero e proprio, a schiena d'asino. Gran parte del disegno è limitato alle linee essenziali che determinano le forme delle diverse costruzioni e le sagome degli elementi dell'ambiente; solo per la sponda destra del fiume l'artista sembra essersi soffermato nella resa chiaroscurale di rocce e arbusti.

Il ponte-acquedotto, noto anche come ponte di Biscari o d'Aragona, venne costruito una prima volta tra 1765 e 1777 per volere di Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, ma già nel 1780 subì un rovinoso crollo e dovette essere ricostruito interamente (1785-1791): Brazzà, dunque, mostra questa seconda versione ad appena trent'anni dalla sua inaugurazione. Il ponte centrale di rinforzo sarebbe poi crollato negli anni Trenta del Novecento a causa di una forte piena del Simeto: al suo posto si decise di costruire un'unica grande arcata in cemento, che ancor oggi collega le due parti dell'acquedotto. Il disegno venne eseguito durante un viaggio in Sicilia nel giugno del 1820, testimoniato anche dai fogli inventariati coi numeri 4911, 4919, 4921 e 4931.