disegno, Manzoni L., XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
veduta di Trieste
Autore
Manzoni L. (notizie 1835-1840)
Cronologia
1835
Materia e tecnica
carta/ matita, acquerellatura
Misure
mm - altezza 495, larghezza 1525
Codice scheda
D_9018
Collocazione
Trieste (TS)
Castello di San Giusto
Civico museo del Castello di San Giusto
Iscrizioni

Veduta di Trieste dal colle di San Vito.

Il disegno è attribuibile al disegnatore di vedute L. Manzoni (che si firma pure L. d'Annibale Manzoni), e il nome dell'autore si ricava da una litografia, conservata in collezione Stelio Davia a Trieste, che rappresenta una scena identica, con alcune leggere varianti nel numero e nella tipologia delle figure presenti in primo piano, firmata "L. Manzoni dis" e "Giov. Pessi inc." e databile intorno al 1835 (cfr. Panorama di Trieste 2004). Giustamente Michela Messina (2007) ha pubblicato l'acquerello come disegno preparatorio per la litografia della Collezione Davia, e perciò va posto anch'esso nel 1835. Il Manzoni (già confuso con P. Manzoni, autore delle scritte di una Pianta della città di Trieste, incisa da C. Maina, cfr. De Farolfi, Catalogo delle stampe triestine dal XVII al XIX secolo, Trieste, Edizioni Parnaso, 1994, p. 140, n. 525) colse la veduta prendendola dal forte di San Vito, detto della Sanza (dal tedesco Schanze che significa fortino), costruzione difensiva che fu eretta sul colle di San Vito nel 1627, e che fu attiva per oltre due secoli. Tra il 1888 e il 1891 fu abbandonata dai militari e vennero smantellate le difese; rimase in stato di rudere in abbandono fino agli inizi del Novecento, quando il terreno fu spianato (cfr. Seri - degli Ivanissevich 1980).

BIBLIOGRAFIA

Messina M., Il Castello di San Giusto a Trieste, il Civico Museo e l'Armeria, Trieste 2007

Panorama Trieste, Panorama di Trieste. La città e il suo territorio attraverso le stampe della collezione di Stelio Davia, Trieste 2004

Seri A./ degli Ivanissevich S., San Vito gia Chiarbola inferiore. Cenni descrittivi e curiosità storiche, Trieste 1980