in alto a sinistra entro una tabella: Tergestum Romanor/ colonia deducta sub triumviris/ litoralis Istriae/ civitas
a destra: LA MADONA DI MARE / CAPUCINI / FRAN:CO / HOSPITALE / SS. MARTIRI
sul verso: Copia dal codice "Memorie sacre e profane dell'Istria"/ ...carta 71, vol. n. 110, conservato nell'Archivio di Stato/ in Venezia
La veduta mostra la città circondata dalle antiche mura, il porto del mandracchio e a sinistra le saline, mentre all'interno della cinta si riconoscono tra le emergenze architettoniche il castello e la cattedrale di San Giusto, la chiesa di San Silvestro, e all'esterno i conventi allora esistenti dei padri Cappuccini, dei Francescani, dei padri Fatebenefratelli con l'ospedale, dei Santi Martiri.
Come documentato da una scritta sul verso del foglio, il disegno, databile sotto il profilo stilistico nel XIX secolo, copia una veduta di Trieste inserita nel manoscritto di Prospero Petronio "Delle memorie dell'Istria sacre, e profane con la più essata topografia, o sia descritione de luoghi, che sino hora s'habbia veduto: il tutto tratto [...] dalli scritti dell'eruditissimo monsignor Gia. Filippo Tomasini fu vescovo di C.N. (= Cittanova)", stilato nel 1681 e conservato all'Archivio di Stato di Venezia. La veduta si trova alla carta 71 recto del manoscritto.
Petronio P., Memorie sacre e profane dell'Istria, Trieste 1968