in alto a sinistra entro un cartiglio: DISSEGNO DI TRIESTE / A. Castello / B. Città / C. Porto interiore / D. Batteria di 20 pezzi di Canone / per difesa del Porto / E. Seno, e Porto esteriore / F. lingua di terra con lo Vestiggia / dell'antico Molo / G. Isoletta congiunta à detta / lingua di terra / H. Batteria di Musiella
in alto a destra entro un cartiglio: li numeri dinotano la profondità del aqua di tanti piedi / Geometrici/ li numeri sopra la lingua di terra indicano la lungezza di tanti / passi Geometrici della medema / Il numero 110 = è la circonferenza dell'Isoletta G di tanti passi Geometrici
Pianta topografica di Trieste con la porzione di costa e territorio compreso fra Musiella e Zucco.
Il disegno su carta lucida copia un'acquaforte intitolata "Dissegno di Trieste" ed eseguita da un ignoto cartografo triestino (probabilmente Giovanni Donadoni) nel 1718 (CMSA, GDS, inv. I/1905, cfr. Caputo 1982). Pietro Kandler pubblicò nuovamente la stampa nel 1850 ne "L'Istria" ( v. V, n. 18, p. 127) e nel 1856 nel suo "Cartolare di piani e carte dove si descrive la storia di Trieste e del suo territorio" (edizione consultata Trieste, Cassa di Risparmio di Trieste, 1975). Il disegno, databile sotto il profilo tecnico e formale al XX secolo, fu donato ai Civici Musei nel 1930 dall'architetto Arduino Berlam, e perciò non è da escludere che sia stato eseguito da lui stesso.
Caputo F., Dissegno di Trieste. Produzione cartografica triestina fra la fine del'600 e i primi anni del '700, in Atti dei Civici musei di storia ed arte, Trieste 1981-1982, n. 12,2-13,1