disegno costruttivo di un armadio smontabile a quattro ante
L’Istituto nasce nel lontano 4 aprile 1880 a Mariano del Friuli come Scuola specializzata nella lavorazione della sedia, con il preciso compito di rialzare le sorti di un paese con gravi problemi economici legati sia alla crisi europea del 1873, sia a carenze aziendali di fondo, tra cui l’impreparazione organizzativa, tecnica e commerciale. Tale situazione costringe i “marianesi” a chiedere aiuto al Governo Austriaco, che risponde istituendo l’I.R. Scuola Industriale, con il preciso compito di migliorare con l’istruzione la bontà del prodotto e riguadagnare quindi importanti posizioni sul mercato.La Scuola dal 1907 è diretta da Vincenzo Del Neri e, sull’onda di continui successi nelle varie esposizioni, amplia i propri insegnamenti, affiancando nuovi corsi d’intaglio, tarsia e tornitura. Durante la Grande Guerra la Scuola è incendiata e nel rogo si perdono, oltre all’edificio i molti lavori già realizzati e tutte le strutture didattiche, ma nel primo dopoguerra riprende coraggiosamente le sue attività in un modesto fabbricato e dimostra già nel 1921, all’esposizione alla Fiera di Udine, di essere rinata e di non aver perso la sua grande potenzialità. Il 19 novembre 1922 la Scuola Industriale si stabilisce, sempre a Mariano, nella nuova e rinnovata sede di Palazzo Dionoro e nel 1924, con un Regio Decreto, passa dal Ministero dell’Economia Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione, assumendo il nome di Regia Scuola d’Arte Industriale. Rinnova anche il suo ordinamento: il piano ora prevede gli insegnamenti di discipline artistiche, tecniche e culturali e si articola in due corsi biennali, uno inferiore e uno superiore di specializzazione. La crescita del prestigio, la necessità di trovare nuovi locali ed anche le spese elevate per l’affitto che la stessa scuola deve sostenere, sono gli elementi fondamentali per iniziare le pratiche di trasferimento dei corsi superiori nella vicina Gradisca d’Isonzo, mentre i corsi inferiori restano a Mariano. Il 18 dicembre del 1931 il Ministero autorizza il trasferimento, ma la Scuola resta divisa tra Mariano e Gradisca dal 1932 fino al 1936, quando si riunisce e si trasferisce definitivamente a Gorizia. Nel gennaio 1935, con R.D.L., è classificata di secondo grado e compresa nel gruppo delle RR. Scuole artistico- Industriali. Dopo il 1936 si trasferisce nella nuova sede di Via Vittorio Veneto, ampliando e perfezionando con specifici insegnamenti la sezione di “Arte del legno” ed istituendo prima la sezione di “Decorazione Pittorica” e successivamente anche le sezioni di “Arte della pietra” e “Arte della ceramica e delle terre cotte”, nonché un corso serale di nudo in collaborazione con il Sindacato delle Belle Arti. La Scuola cambia anche amministrativamente, diventa Ente autonomo, con la nomina di un Presidente da parte del Ministero e la formazione di una commissione di cui fa parte anche l’Architetto Max Fabiani, del quale l’Istituto porta oggi con fiero orgoglio il nome. Nonostante tutte le gravi difficoltà patite, la Scuola riprende velocemente nel dopoguerra la sua crescita, tanto da richiedere al Comune nuovi locali e da partecipare attivamente ad importanti manifestazioni artistiche nazionali. Nell’anno scolastico 1950-51 il Ministero autorizza l’apertura della sezione “Arte della tessitura” ed è con questa nuova sezione che la Scuola d’Arte Industriale, finora esclusivamente maschile, apre l’accesso anche alle femmine, trasferendosi nell’anno scolastico 1954-55 con una parte di insegnamenti nell’attuale sede di Piazzale Medaglie d’oro, nei locali dell’ex O.N.B. sorti negli anni 1928-29 su progetto dell’architetto Umberto Cuzzi sul sedime dell’antica Villa Ritter.