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in basso a destra: A. Fitt.
verso, in alto a destra: Fittke
Il disegno raffigura mezzo cavallo di profilo, delineato con pochi tratti sintetici ma decisi. Ogni linea, sebbene essenziale, è carica di intensità e precisione, catturando perfettamente la forma e l'essenza dell'animale.
I numerosi disegni di Arturo Fittke conservati nella raccolta Fonda Savio sono parte di una consuetudine familiare, visto che il pittore triestino era un assiduo frequentatore di casa Svevo e che nelle collezioni degli eredi si conservano ancora diversi suoi dipinti di vario genere, dalle vedute cittadine ai ritratti (R. Da Nova, Arturo Fittke, Trieste, Cassa di Risparmio di Trieste, 1979, p. 123). Del lascito all’Ateneo triestino fanno parte una serie di fogli di studi di soggetti vari, tra i quali diversi riferibili a cavalli, tutti attribuibili a un momento della formazione del pittore e collocabili tra la seconda metà degli anni novanta dell’Ottocento e i primissimi anni del secolo successivo. Nel foglio in esame la maestria dell'artista emerge nella capacità di trasmettere l'energia e la nobiltà del cavallo attraverso una rappresentazione minimalista, che riesce a evocare con forza l'immagine completa dell'animale.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)