disegno, Bonichi Gino detto Scipione, XX

Oggetto
disegno
Soggetto
figure maschili stanti
Autore
Cronologia
1930
Materia e tecnica
carta/ inchiostro nero
Misure
mm - altezza 234, larghezza 272
Codice scheda
D_6049
Collocazione
Udine (UD)
Casa Cavazzini
Casa Cavazzini Museo d'arte moderna e contemporanea

Il disegno fu esposto la prima volta nel 1954 alla mostra curata da Palma Bucarelli alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Il disegno è il veicolo espressivo privilegiato della produzione breve ma intensa di Scipione, caratterizzato da un tratto sottile e nervoso e da uno stile molto personale. In questo disegno il segno della penna si ispessisce quasi a raggiungere un effetto "gouache", secondo una tendenza tipica a fare macchia, che sottolinea l'effetto drammatico dell'immagine. L'opera si inserisce in un complesso gruppo di studi con scene affollate di figure allungate di matrice manierista, ispirate alla pittura visionaria di El Greco, composto sia da disegni che da dipinti, derivante dalla lettura dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo, lettura affine al misticismo drammatico e al senso della morte che accompagna la vicenda esistenziale di Scipione. In particolare il disegno è molto vicino all'olio su tavola con Apocalisse, conservato al Museo Civico di Torino e databile al 1930, datazione che perciò viene proposta anche per il foglio udinese.

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BIBLIOGRAFIA

Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998

Benzi F./ Mascelloni E./ Lambarelli R., Le Scuole romane Sviluppi e continuità 1927-1988, Milano 1988

Appella G./ Mazzenga C./ Trombadori A., Scipione 1904-1933, Roma 1985

Appella G., Scipione 306 disegni, Roma 1984

Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971

Bucarelli P., Mostra di Scipione alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma 1954

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