in basso a destra: Foschiatti '50
Su un tavolo si trovano diversi oggetti: due teiere, un fiasco rivestito di paglia e una scodella. Sullo sfondo, addossato alla parete, si scorge un dipinto parzialmente coperto da un drappo di colore chiaro.
L'opera si riallaccia a una serie di nature morte composte dal pittore a partire dal quinto decennio del secolo dove, per il tramite della costruzione rigorosa del disegno, lo spazio diviene "luogo mentale ed esistenziale" e gli oggetti d'uso quotidiano si trasformano in occasioni formali di studio della luce, superando la loro condizione materiale, sublimata "in un'aura poetica morandiana" (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, pp. 12-13).
Giobatta Foschiatti, Giobatta Foschiatti. 1930-1988. Il processo creativo, Udine 1995