in basso a sinistra: Foschiatti '38
Quattro uomini siedono attorno a un tavolo, in un interno: essi sono impegnati in una partita a carte. Uno di loro siede volgendo le spalle al riguardante, con il capo chino e un bicchiere posato sul tavolo accanto a sè: egli indossa una giacca e ha il capo coperto da un berretto. Di fronte a lui siede un uomo baffuto, con il capo coperto da un cappello e lo sguardo abbassato. Alla sua destra un uomo in giacca e cappello siede a busto eretto guardando l'avversario che siede di fronte a lui - un uomo dal volto ornato da un paio di baffi, raffigurato a busto eretto, in giacca e cappello, con il mazzo di carte nella mano sinistra - che ricambia lo sguardo. Alle loro spalle due avventori, uno dei quali reca un bicchiere nella mano destra, osservano le loro mosse.
Il disegno va annoverato fra le prime prove grafiche del pittore, che a partire dagli anni della collaborazione con Loris Pasquali, conclusasi nel 1936 (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, p. 9), rivolge la sua attenzione agli aspetti "più semplici e quotidiani della vita rurale. "Il Vetturino", disegno a matita del 1930, ripreso successivamente con varie tecniche, "All'osteria" del 1938, "Stanchezza" dello stesso anno e "Papà" del 1940, sono brevi e sintetici racconti, dove il segno inisivo e nervoso, riprende attimi di "vita comune"" (cfr. Giobatta Foschiatti, 1995, pp. 9-10).
Giobatta Foschiatti, Giobatta Foschiatti. 1930-1988. Il processo creativo, Udine 1995