in basso a destra: M. DUDOVICH
Il disegno raffigura la fontana Da Ponte nell'omonima piazza a Capodistria.
La tempera Fontana a Capodistria si distingue per alcuni aspetti particolari dalla produzione pittorica più nota di Marcello Dudovich, legata, tanto nella scelta dei soggetti mondani quanto nell’impaginazione compositiva, alla sua attività di cartellonista e illustratore. Solitamente egli diede alla figura umana, abbigliata secondo le ultime tendenze della moda, un risalto di gran lunga maggiore rispetto all’ambientazione paesaggistica; in questo caso, invece, il ruolo di protagonista non appartiene alla donna in primo piano - che indossa un costume tradizionale ed è colta dal pittore in maniera piuttosto sommaria - ma al monumento alle sue spalle, ossia la fontana detta “Da Ponte” ubicata nell’omonima piazza a Capodistria. Quest’ultima, costruita nel 1666 sul modello del Ponte delle Guglie di Cannaregio, a Venezia, è intitolata al podestà che la commissionò ed è caratterizzata dalla presenza di una sorta di balaustra ad arco sulla quale svettano quattro piccoli obelischi. La scelta del soggetto si presta ad una lettura in chiave ideologica, in quanto può essere interpretata come una dichiarazione di italianità della città istriana, passata nel 1954 dall’amministrazione italiana a quella jugoslava. Rispetto alla gamma cromatica piuttosto bassa dell’insieme, infatti, spiccano i richiami al tricolore italiano nel costume della donna. Dudovich, che si mantenne sempre fedele agl’ideali irredentisti, eseguì presumibilmente questa tempera nella seconda metà degli anni ’50, come attestano anche lo stile pittorico e l’abito della figura femminile, con la vita molto stretta sottolineata dall’ampia gonna e dal rigido corpetto. [Bressan 2005]
Bressan N., Schede, in Museo Revoltella Trieste. La donazione Kurländer, Trieste 2005