in alto: QUOD POTUI FECI, FACIANT MELIORA POTENTES
in alto al centro: A VITTORIO EMANUELE
Progetto del prospetto principale del monumento al re Vittorio Emanuele II in Roma. Foglio incorniciato con vetro.
D'Aronco partecipò a numerosi concorsi in cui si distinse per l’originalità dei progetti; nel 1884 ricette una menzione d’onore con medaglia d’argento per il secondo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma, al quale fa riferimento questa tavola, donata assieme ad altre dal fratello Quinto alla civica biblioteca Glemonense, contrassegnate dal moto “Quod potui feci, faciant meliora potentes”. D'Aronco ideò un grandioso impianto scenografico che coniuga la fastosità delle scalee multipiano tardobarocche e dei santuari ellenistici e culmina con un arco che incornicia la statua equestre del re (D. BARILLARI 1995, p. 9).
Barillari D., Raimondo D'Aronco, Roma-Bari 1995