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in basso, fuori dal disegno, a sinistra: 4
Episodio della vita di S. Irene. Santa Irene su di una nuvola appare al sovrano adagiato su di un letto e proteso verso di lei. La santa tiene nella mano sinistra una pergamena con la scritta in greco dal significato: "Io Irene egumena del monastero di Chrysobalanton". Su di uno sgabello sono collocati lo scettro e la corona del regnante. Una guardia con elmo e lancia , a lato della porta d'ingresso, è appoggiata alla colonna di un porticato . Nel piccolo riquadro in alto a sinistra è ritratto un vecchio in una cella mentre, genuflesso ed incatenato ai polsi, è investito da un fasci o di luce proveniente dalla grata di una finestra a tutto sesto. In alto in greco la scritta dal significato "L'apparizione di S. Irene al sovrano" .
Il bozzetto raffigura un episodio della vita di S. Irene e appartiene al p rogetto di decorazione musiva della Chiesa del Monastero di S. Irene di C h rysobalanton in Likovrisi-Attikis presso Atene. I primi contatti tra la Sc uola e l'episcopo locale Kalamisakis furono intrattenuti nel 1983 dal s ig. Giorgio Kotsovilis, rappresentante della "Geko" Industrial Agricoltura l a nd Tourist Company di Filonos nel Pireo. Egli si rivolse in principio alla Ditta Orsoni di Venezia, fornitrice degli smalti e degli ori utilizza ti n ell'impresa, che a sua volta interpellò i laboratori musivi dello spi limbe rghese e la Scuola del Mosaico. Il pittore greco Blasios Tsotsonis i deò il progetto d'insieme, relativo alla decorazione musiva parietale e pa viment ale della chiesa di recente ristrutturazione. Tsotsonis realizzò tu tti i c artoni con colori acrilici e oro su tela, in grandezza naturale ed in scal a (ASM, b. 94, Scheda Tecnica "Monastero S. Irene"). Sulle pareti d'entrat a si sviluppa la decorazione a pannelli raffiguranti scene della vita di S . Irene. Il ciclo musivo prosegue, nelle altre pareti e volte, con le stor ie del Vecchio e del Nuovo Testamento, raggiungendo un'estensi one di ben 8 00 mq, il tutto nel rispetto dei canoni bizantini. Tutti i ca lcoli e gli s viluppi del lavoro a rovescio su carta (carta da 120 gr al m q delle cartie re di Tolmezzo), vennero curati dal maestro della scuola Ma rio Pauletto e il disegnatore fu il maestro Ginesio Romano. I cartoni e i disegni furono poi distribuiti in sei laboratori dello spilimberghese (di G. Cancian, S. Petris, S. Molaro, G. Travisanutto, A. Franchi, S. Moruzzi) i cui artigian i si dedicarono alla riproduzione in mosaico con tessere d i smalto e oro, a partire dal 27 agosto. Lo schema del pavimento, di 300 mq, ricalca nell e decorazioni geometrizzanti le antiche pavimentazioni bi zantine, studiate da Tsotsonis e dal maestro Rino Pastorutti in vari monas teri della Grecia . Dell'ingrandimento dei disegni, realizzati da Tsotsoni s, e della loro tr asposizione a rovescio su carta si occuparono i maestri Angelo Castellan e Bruno Miorin. Il mosaico pavimentale fu interamente es eguito nei laborato ri della Scuola, con marmi di colore bianco e nero, la vorati a sega o a sp acco, levigati ma non lucidi, forniti dalla ditta Mar chesin di Spilimbergo . Una volta terminati, i mosaici venivano imballati in casse di cartone r obusto e spediti ad Atene. Si occuparono dell'appli cazione musiva parietal e e pavimentale, con metodo a rivoltatura con coll ante cementizio (ditta M apei P 9), Silvano Pighin, Alessandro Chivilò, Ro meo Burelli e Antonio Fra nchi. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 10 ag osto 1988.
Zucchiatti J., Schede, in La Scuola Mosaicisti del Friuli. Bozzetti, documenti, fotografie, stampe e modelli, Villa Manin di Passariano 2000
Zucchiatti J., La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dal 1945 ai giorni nostri, Udine 1993-1994