cartone, Baldini Antonio, XX

Il cartone sagomato a forma di lunetta riproduce un motivo ricorrente nell'iconografia cristiana: un pellicano adulto, con ali spiegate e becco curvo verso il petto, nutre i suoi piccoli ed è l'emblema del supremo sacrificio di Cristo e dell'abnegazione con cui i genitori amano i figli; esso si staglia al centro della composizione, sospeso tra dense nuvole vaganti in uno sfondo dorato. I contorni delle figure sono fortemente marcati da una spessa linea nera; i colori bianchi e rosa del pellicano, marroni e avo rio dei piccoli sono distribuiti per campi e per piani.

Il cartone, raffigurante "Pellicano" fu eseguito dal professor Baldini nel 1933, per rispondere alle esigenze di una commissione proveniente dalla Parrocchia di Martignacco. Esso fu tradotto in una lunetta musiva semiellittica da segnalare come una delle prime opere su commissione tra quelle realizzate dai mosaicisti frequentanti il Corso Libero, avviato appositamente come laboratorio della Scuola nella produzione per conto terzi: attivato a partire dal 1931, cominciò, infatti, a valorizzare le realizzazioni artistiche della Scuola del Mosaico, rendendole originali grazie all'elaborazione di cartoni sempre nuovi; esso, tra l'altro, fu una valvola di sfo go per gli aspiranti mosaicisti ormai diplomati, consentendo loro di impratichirsi e di emanciparsi in prospettiva della prima occupazione, senza tralasciare l'opportunità di puntare al perfezionamento tecnico e artistico (Venuto Danila, La Scuola del Mosaico di Spilimbergo dalle origini al 1941, A.A . 1993/1994, p. 84 - 85). Il pannello in mosaico, collocato a tutt'oggi sopra una porta laterale della chiesa di Martignacco (Udine), fa da pendant con altre due lunette applicate sulla facciata della chiesa: es se rappresentano, nell'incassatura superiore del portale centrale, "L'incoronazione d ella Vergine", e, in uno dei portali laterali, "L'Agnus Dei"; entrambe sono state realizzate dalla Scuola Mosaicisti su cartoni del professor Baldini. Le lunette dei portali laterali si distinguono, comunque, perché connotate da una maggior ricerca lineare rispetto alla morbidezza volumetrica e cromatica del pannello centrale (Venuto 1993-1994, p. 109). Lo schema compositivo, semplice e lineare, più simbolico che figurativo, richiama le scelte stilistiche della Scuola del Beato Angelico, che, rispettando le formule classiche dell'estetica cristiana, rifiuta il più innovativo gusto per l 'insolito" e il "deforme", diffuso negli anni Trenta, proprio nell'epoca in cui fu realizzato il cartone qui illustrato. L'organicità e la plasticità della composizione sono date dal ricercato chiaroscuro delle nuvole e del le piume del pellicano. Il motivo raffigurante il pellicano che si squarci a il petto è ricorrentemente rappresentato nei cartoni che costituiscono il fondo artistico dell'Archivio della Scuola del Mosaico: il professor Pittino, maestro e direttore artistico nel secondo dopoguerra, ne fu un prolifico illustratore (a titolo esemplificativo si vedano n. inventario 35, 1 14, 492).