In uno spazio strutturato a edicola, distinto nei due piani di colore grigio antracite (in alto) e grigio terroso (in basso), campeggia la figura dell'"Arcangelo San Michele". Con ali viola spiegate e armatura dorata cavalca un cavallo bianco alato, suona una tromba, che sostiene con la mano sinistra, e ferisce il drago verde, in basso, con una lunga freccia, che impugna con la mano destra.
Il lavoro a tempera, raffigurante l'"Arcangelo San Michele" viene conservato nell'Archivio della Scuola Mosaicisti in due cartoni distinti, di eguali dimensioni, ricomponibili attraverso il loro accostamento verticale, che restituisce l'immagine nella sua completezza. L'opera appartiene al progetto di decorazione musiva della Chiesa di San Michele Arcangelo di Mornago, in provincia di Varese, realizzato sul finire del 1990 e l'inizio de l 19 91. Il lavoro complessivo fu commissionato alla Scuola Mosaicisti da don Ferdinando Sguazza, che si avvalse della collaborazione del pittore Francesco Fedeli per la realizzazione dei cartoni e dell'architetto Giuseppe Leoni di Vergiate per la definizione dei vani interessati ad accoglier e i mosaici: trattasi di tre edicole sagomate, delimitate da colonne e capitelli, collocate sulla facciata della Chiesa. L'edicola centrale accogli e il mosaico raffigurante San Michele, di cm 272x179, quella di sinistra e di destra sono decorate, rispettivamente, con un mosaico raffigurante San Raffaele, di cm 118x189, e con il mosaico di San Gabriele, cm 105x189 (cfr. disegno dell'arch. Leoni, "Progetto Mosaici", 5 settembre 1990; id., "Luce a misura reale dei vani interessati a mosaici", 5 dicembre 1990). I rapporti tra l'autore dei cartoni e la Scuola Mosaicisti hanno senz'altro favorito la traduzione delle tempere in mosaico. Del resto, nella rappresentazione stessa dell'"Arcangelo San Michele", Fedeli anima le campiture tese di colore pieno con striature prospettiche e con aloni geometrici, definisce con la tecnica propria del "cloisonné" la sagoma delle figure e i particolar i delle forme, realizzando un cartone intrinsecamente pensato per il mosaico. I pannelli musivi, costati L. 1.400.000 al mq, eseguiti su rete in fibra di vetro con smalti veneziani, "materiali di ottima qualità ...che danno la massima garanzia di tenuta nel tempo" (autografo di R. Pastorutti a don F. Sguazza, s.d.) furono applicati sul posto dagli artigiani.