cartone, Toffolo Giovanni detto Toffolo Anzil, XX

Oggetto
cartone
Soggetto
natura morta con brocche e frutta
Cronologia
1955
Materia e tecnica
carta/ pittura a tempera
Misure
mm - altezza 350, larghezza 470
Codice scheda
D_1331
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli

Un tavolo coperto da una tovaglia color petrolio occupa quasi la metà del cartone a partire dal basso ed espone in bella vista un boccale decorato c on motivo a fiori su panno bianco e un vaso bianco, circondati da tre fichi neri perfettamente allineati in primo piano, da due grappoli d'uva bianca e rossa e da tre pere. Lo sfondo, caratterizzato da tinte pastello caricate di note fucsia, trattato con tecnica divisionista, anima l'austera distribuzione degli oggetti della natura morta.

Il cartone raffigurante "Due brocche con uva e frutta" fu realizzato dal pittore Anzil nel 1955: il soggetto, identificato con titoli diversi nel corso del tempo (vedi bibliografia), fu immediatamente utilizzato come saggio didattico e fu tradotto in mosaico di smalto dagli allievi presso i Laboratori della Scuola del Mosaico. Il pannello musivo di piccolo formato trovò il primo acquirente nel signor De Stefano Venilio di Spigo, che comprò il mosaico il 31 dicembre 1955 (reg.1, part. 876, reg. 2, part. 876), il secondo nel signor Salvatici di Grosseto, il 28 gennaio 1956 (reg.1, part. 877, reg. 2, part. 877). Anche l'Amministrazione Provinciale di Udine ne comprò una copia il 20 aprile 1957 (reg.1, part. 1153, reg. 2, part. 1153). Dello stesso motivo, realizzato dagli allievi del IV Corso in smalto con applicazione diretta su legno, furono spedite quattro copie in USA, alla f ine degli anni Cinquanta e agli inizi degli anni Settanta (reg. 1, part. 1 476, 1477; reg. 3, part. 1476, 1477; reg. 4, part. 460, 464), al tre due furono vendute al signor Odorico di Torino il 6 febbraio 1962 (reg. 1, part. 2241, 2242, reg. 3, part. 2241, 2242), una al signor Truant d i Milano il 24 settembre 1974 (reg. 1, part. 3364; reg. 3, part. 3364); un 'altra, con applicazione diretta su plaxil per opera degli allievi del III Corso, fu venduta al signor Martina di Tauriano il 22 luglio 1976, un'altra ancora, con le stesse caratteristiche, al signor De Stefano di Vito d'Asio il 24 agosto 1977 (reg. 1, part. 3563, 3568; reg. 3, part. 3563, 3568 ). Alcune traduzioni musive del cartone dal soggetto "Due brocche con uva e fichi" rimasero dei semplici saggi didattici, delle esercitazioni degli allievi, a cui poi generalmente furono lasciati (reg. 1, part. 3435, 34 36; reg. 3, part. 3435, 3436). Nel cartone qui illustrato, l'artista conferisce peso e importanza a qualsiasi superficie, piana o solida: parete, tavolo, boccale, vaso, fichi, pere, uva sono raffigurati con pienezza e densità materica, eppure esprimono una loro intrinseca identità distinguendosi per modulazioni coloristiche e per tecnica. La parete di fondo costruita con tecnica divi sionista a macchie, è caratterizzata da tinte pastello caricate di note fucsia, complementari al piano del tavolo definito da un a grezza granulosità, predominata dal color petrolio. Le pere e il bocca le a sinistra, modula te su tonalità brune, sono definite con tecnica divi sionista a tratti verticali, con effetto di sfaldamento alle forme; il fenomeno è più evidente sul panno e sul vaso bianchi per effetto dell'incidenza e dell'assorbimento delle luci sulle superfici. Più solida e compatta risulta la materia caratterizzante i fichi in primo piano, mentre con tutt'altra tecnica vengono interpretati i grappoli d'uva bianca e rossa, per rendere realistici gli effetti di lucidità e trasparenza dei chicchi: l'artista, infatti, stende campiture di colore omogenee e accentua i tocchi di bianco. L'ambientazione della composizione, al di là degli efficaci contrasti cromatici e della dinamicità delle pennellate, è scarna e semplice; è solo un'esposizione dei frutti e delle ceramiche della tradizione popolare friulana.