verso del foglio di supporto, in alto a sinistra: INV. 362
Sono cinque disegni di piccole dimensioni incollati su cartone azzurro. Foglio I: in un ovale busto di giovane con capelli a caschetto con scriminatura centrale, volto ovale, occhi grandi, naso lungo e dritto. Indossa una mantellina chiusa al petto da un bottone, con sotto una veste scura dall'ampio scollo. Sorregge con le mani un’ancora. Foglio II: in un ovale busto di donna vista di fronte con lunghi capelli sciolti sulla schiena a scriminatura centrale e fascia attorno alla testa, naso diritto e lungo, occhi rivolti in alto. Indossa una veste dallo scollo tondo e ampie maniche e con la mano destra si porta al petto una croce. Foglio III: in un ovale busto di donna anziana con velo sulla testa che lascia intravvedere i capelli lunghi e raccolti dietro la nuca con scriminatura centrale; ha naso grande e bocca sottile e indossa una veste dallo scollo ovale. Con il braccio sinistro cinge un bambino nudo coperto in parte da un manto, mentre appoggia la mano destra sulle spalle di un altro fanciullo che le sta accanto. Foglio IV: in un ovale busto di donna di fronte che volta la testa a destra intenta fasciare la testa di un fanciullo. Ha capelli lunghi raccolti in un chignon, naso pronunciato, occhi ed orecchi grandi. Indossa una veste dalle maniche Lunghe e strette e sopra un manto dalle pieghe abbondanti. Foglio V: due amorini, visti da sotto insù, sopra una nuvola intenti a guardare in basso. Uno regge un arco e si appoggia alla spalla dell'altro che è seduto a gambe divaricate e busto leggermente flesso all’indietro. Il foglio è quadrettato.
I primi quattro disegni che raffigurano rispettivamente la Speranza, la Fede, la carità, le Buone Opere sono preparatori per i quattro ovali con Virtù che facevano parte del complesso decorativo della cappella del Frenocomio Civico di Trieste, databile al 1908. Del ciclo oggi resta visibile solo l'affresco del timpano con il Buon Pastore mentre sono stati ridipinti i quattro ovali con Virtù e i quattro Evangelisti, posti in facciata sotto il timpano e tra le tre grandi finestre. I soggetti dei quattro tondi si ricavano da quattro disegni in inchiostro su carta lucida, conservati al Revoltella, che presentano le scritte: "Speranza", "Fede", "Carità", "Buone opere" (invv. 10/318-321). Perciò Safred (1984, p. 109) sbaglia quando interpreta la figura della carità come Madonna con il Bambino e san Giovannino, visto che tra l'altro il bambino è senza aureola e il san Giovannino è di solito rappresentato con in mano una croce astile. E sbaglia pure considerando la figura allegorica delle Buone opere come una Carità. L'ultimo disegno, raffigurante due amorini, non ha alcuna connessione col ciclo del Frenocomio e finora non è stato possibile connetterlo con sicurezza con alcuna opera dell'artista. Comunque rivela chiaramente il ductus grafico del nostro e, data la quadrettatura, deve essere stato certamente preparatorio per una delle varie decorazioni da soffitto che l'artista eseguì in palazzi e teatri di cui purtroppo non poche sono andate perdute.
De Grassi M., Eugenio Scomparini, Trieste 2007, 9
Safred L., Le opere, in Eugenio Scomparini. pittura ed altro da Sedan a Sarajevo, Trieste 1984