disegno, Giordani Giovanni, XX

Oggetto
disegno
Soggetto
paesaggio montano, veduta
Autore
Giordani Giovanni (1884/ 1969)
Cronologia
1945 ante
Materia e tecnica
carta/ matita, pittura ad acquerello
Misure
mm - altezza 510, larghezza 650
Codice scheda
D_529
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Revoltella
Civico museo Revoltella. Galleria d'arte moderna
Iscrizioni

Nel recto, su uno sfondo di cielo azzurro chiaro si stagliano le montagne che con la loro mole massiccia, dai toni che vanno dal bruno chiaro e scuro al blu cobalto, occupano tutto il secondo piano della composizione. In primo piano scorre un limpido e trasparente torrente di montagna con alcuni alberi e arbusti lungo le sue sponde. Nel verso, tutto giocato sui toni del bruno, del rosso mattone, del bianco e del grigio, a sinistra è visibile parte di un palazzo medievale: ha un ampio porticato a pianterreno costituito da pilastri e archi ad ogiva, finestre a trifora nel piano superiore ed è rifinito da una merlatura ghibellina a coda di rondine. A fianco si diparte una scala ricoperta da una tettoia di mattoni sorretta da esili colonne. In secondo piano, dietro ad alcune case basse, dal tetto a spioventi, su un cielo azzurro-grigio percorso da nubi si staglia la torre municipale a pianta rettangolare, che presenta nella parte superiore di ogni lato, due aperture ad arco a tutto sesto, di cui una è chiusa quasi completamente dall'orologio.

Giovanni Giordani, nato a Klagenfurt nel 1884, si trasferisce presto a Trieste dove frequenta le Scuole Industriali avendo come maestro Eugenio Scomparini. Nel 1910 è a Milano, dove si impiega come grafico e dal 1918 al 1921 segue i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Diventa così professore di disegno e per via dell'insegnamento soggiorna anche a Bergamo dal 1928 al 1936. Tornato a Trieste, pur dedicandosi prevalentemente all'insegnamento, non smette mai di occuparsi di grafica pubblicitaria ed è per tutto l'arco della sua esistenza un artista assai attivo. L'inizio della sua attività espositiva risale al 1913 in occasione della "Provin­ciale" di Capodistria, e continuerà ad esporre fino alla sua morte, avvenuta nel 1969. La fama del Giordani è legata soprattutto alla produzione di acquarelli, nei quali predilige raffigurare paesaggi di montagna o scorci urbani. Come è evidente nel disegno del recto, il suo non è un acquarello classico, puntigliosamente descrittivo, ma mostra dei connotati marca­tamente espressionisti, giungendo a risultati assai vicini a quelli ottenuti dagli espres­sionisti tedeschi della "Brucke". Infatti Giordani, sopprimendo ogni dettaglio e con pennellate larghe e corpose, dipinge a macchie di colori dalle tonalità aggressive e spesso dissonanti fra loro. Il disegno del verso è di qualità decisamente inferiore: pur costituendo le forme con tocchi di pennello larghi e corposi, il Giordani si sofferma di più su alcuni particolari descrittivi e perciò qui non è presente la fremente pittura di macchia che caratterizza i suoi acquarelli migliori. Il disegno è stato acquistato dal Museo Revoltella nel 1945 e questo fatto costituisce un termine ante quem per la datazione del foglio.

BIBLIOGRAFIA

Martelli C.H., Artisti di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia, Trieste 1985