recto, in basso a destra: Spazzapan
retro, su etichetta a stampa: XXVII Biennale Internazionale d'Arte / di Venezia-1954/182
retro, su etichetta a stampa: G. Sondri / Campo Manin tel 24564 / Venezia
retro, al centro: PROPRIETÀ MUSEO REVOLTELLA / TRIESTE
retro, in alto a destra ripetuto per due volte: 3317
retro: V / Tazzoli
passpartout, etichetta stampata: Spazzapan Luigi
Il disegno sui toni del bianco, nero e grigio, rappresenta su uno sfondo grigio ottenuto con la tecnica dell'inchiostro lavato, un busto maschile visto quasi di fronte a torso nudo, davanti a lui in basso una testa leonina e, appena accennato, un libro aperto. In alto a destra un cerchio che probabilmente sta a raffigurare un sole.
Alla fine degli anni Quaranta Spazzapan sviluppa il tema dei santoni, eremiti o santi, rappresentati con grandi mani, teste tonde dalla folta chioma, in posizione seduta e con vicino un animale o un oggetto. Il disegno in esame raffigura appunto uno di questi Santi, tracciato con segni graffiati, sferzanti, che caratterizzano il ductus grafico dell'artista. Il foglio è stato esposto alla XXVII Biennale di Venezia con il titolo generico di "Studio per un Santo" e la datazione al 1948. Verosimilmente il Santo rappresentato è un San Marco, poiché l'opera presenta una stretta analogia dal punto di vista iconografico con un dipinto, raffigurante l'Evangelista, databile al 1949-1950 e appartenente alla collezione Herlitzka. In entrambe le opere infatti è rappresentata una figura maschile a torso nudo, una testa leonina e un libro aperto che nel nostro foglio è appena accennato con alcuni segni rapidi e sintetici. San Marco è di solito accompagnato da un libro, mentre in altri fogli la generica figura intitolata l'eremita presenta tra le braccia un leone che comunque è legato all'iconografia del santo.
Luigi Spazzapan, Luigi Spazzapan 1889-1958, Milano 1990
Spazzapan, Spazzapan, Milano 1989
Alberti S./ Dragone A., Spazzapan, Firenze 1981