sotto la figurazione, a destra: fe: C. Kebar
in basso al centro, sotto la figurazione: 23/150
in basso al centro, sotto la figurazione: 154
in alto a sinistra: Inv.3358 / 1
in alto a sinistra: Kebar
in basso a sinistra: Leone Planiscig
Al centro di un lieve pendio grande quercia dalle fronde gialle come l'erba del prato. Gruppo di arbusti verde spento, ad eccezione di uno che è rossiccio. A a sinistra un tempietto in rovina, a destra monti lontani e una rocca. Sotto la quercia una fanciulla seduta intenta nella lettura. Tutti i colori sono molto tenui.
Di Carlo Kebar si sa che fu autore di un quadro, firmato e datato 1793, raffigurante il committente Francesco della Torre che offriva il cuore all'occhio divino in un triangolo, probabilmente per una sala di massoni. Inoltre dipingeva insieme al Furlanetto e a Michele Paroli (R.M. Cossar 1948, p. 223) per il consiglio capitaniale. Il maggior interesse sta nel fatto che il Kebar è stato indicato come il primo maestro di Giuseppe Tominz. Questo disegno è attualmente l'unica opera nota del pittore e, pur denotando una buona mano, non è sufficiente a confermare o a smentire la notizia.
Quinzi A., Giuseppe Tominz, Trieste 2011, 13
Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948