margine destro, al centro: 23/15
cartoncino di supporto: 11
Il bozzetto è inscritto in una lunetta con quadrettatura a sanguigna. I contorni sono segnati ad inchiostro e spesso rafforzati e appesantiti da pennellate color verde oliva. Carta avorio a grana media. Controfondato.
La quadrettatura presente nel disegno indica che si tratta di un bozzetto per un'opera di maggiori dimensioni. Giovanni Cossar nel suo inventario afferma: "Lunetta alta perché destinata per parete a volta. Il defunto possessore lo aveva attribuito al Tiepolo e potrebbe essere giusto, tanto più che vi sono reminiscenze di Paolo Veronese". In un secondo momento però sostiene che l'attribuzione è errata perché "scorretto nel disegno e nella prospettiva nonché mancante delle caratteristiche di luce note al Tiepolo". L'attribuzione è in realtà problematica. Il disegno appare duro e impacciato sia nella delineazione delle figure sia nella composizione generale. Al di sotto dell'acquerello, che appesantisce e frena il segno della penna si può avvertire però una certa agilità e sicurezza del tratto che, al di là di una generica appartenenza all'ambito veneziano-tiepolesco, avvicinano piuttosto il disegno agli esempi di Gian Domenico Tiepolo.