in basso a destra: 23/306 / 91
in basso a destra: 266
verso: Bisson / dipinse
Nel paesaggio entro cui si svolge la scena verdi e bruni in varie tonalità e gradazioni (pioppi sullo sfondo verde marcio; siepe sulla sinistra verde smeraldo cupo; panchina verde pisello; terra beige). Orientali: i due giovani turbante rosso, veste azzurra, sopravveste giallo; il più anziano in azzurro con turbante rosso e giallo; il loro accompagnatore è in nero. Gli austriaci, da sinistra in giallo e bianco; in verde bianco e rosso con decorazioni dorate. La prima, la terza e la quarta figura da destra hanno la testa ritagliata da incisioni a bulino; incollata e acquerellata. Le figure sono acquerellate come il paesaggio e poi illuminate con colpi di biacca. Carta color avorio a grana grossa. Filigrana: contrassegno con giglio di Firenze entro uno stemma e lettera H sottostante.
La scena rappresenta secondo Giovanni Cossar (v. inventario) una missione turca ricevuta dall'Imperatore Francesco II con il conte Cassis Faraone in veste di interprete. Di questi si sa che era stato doganiere al Cairo e che aveva portato in Europa grosse somme di denaro, investite poi a Londra e a Genova oltre che a Trieste, dove nel 1790 comperò e abbellì la Villa Necker, fece costruire il Teatro Nuovo ecc. L'episodio rappresentato risale alla fine del '700 o agli inizi dell'800. Giuseppe Bernadino Bison formatosi a Venezia sotto il Romani e il Sedini, venne nominato nel 1824 Socio onorario dell'Accademia di Belle Arti. Si dedicò principalmente all'affresco e alla pittura a olio su tela di cui rimangono vari esempi soprattutto a Trieste e a Milano (DI MANZANO, 1884-87, ristampa anastatica 1966).
Caprin G., I nostri nonni. Pagine della vita triestina dal 1800 al 1830, Trieste 1888
Di Manzano F., Cenni Biografici dei letterati e artisti friulani dal sec. IV al XIX, Udine 1885