in alto a sinistra; in basso a destra: 7
in basso a destra: 228
angolo superiore sinistro: II / 11 [cancellato]
verso, angolo superiore sinistro: I
È stato considerato recto del foglio la parte sulla quale sono stati impressi due piccoli timbri. Sul recto sono riprodotti un gladio, tre pugnali, tre punte di lancia, una coppa su piedi di felino, tre bracieri, una lira, due capeduncole e una simpula. Sul verso sono disegnati due esemplari di mobilia di tipo ellenistico: trono e sedile con schienale. Segno nitido, inchiostro diluito nelle ombreggiature. Carta avorio a grana grossa.
Il disegno fa parte di una serie di tre fogli (cfr. schede D 130 e 131) tratti da un album (donato da Niccolò di Strassoldo) di dodici fogli, di cui nove sono disegnati da Heinrich Füger. Manzini (1952) credendo tutto l'album opera del solo Caucig così si esprimeva: "Un'arte ancora convenzionale e accademicamente fredda appare dai numerosi studi e schizzi a seppia, matita o acquerello di armature, vasi ornamentali, figure di guerrieri, ecc. Nell'inventario di Giovanni Cossar l'equivoco, inizialmente accettato, viene poi chiarito, gli oggetti, la mobilia, le armi e il vasellame che costituiscono il soggetto dei tre fogli d'album disegnati da Caucig sono ricostruzioni di oggetti ellenistici-romani da rilievi o figurazioni.
Manzini G., I disegni di Francesco Caucig nel Museo Provinciale di Gorizia. Con un saggio bibliografico sul pittore, Firenze 1952