sostegno da parete che presenta nella parte superiore un perimetro frastagliato, all'interno della quale è ricavato in alto un foro oblungo mentre al centro è disegnata una croce contornata da una cornice a rilievo centinata, e nell'estremità inferiore una mezza vaschetta con costolatura evidenziata da pennellate (speculari sulla coppia di oggetti) in rosso e blu. Anche le altre decorazioni cromatiche in rosso e blu sono corrispondenti e invertite
Nel 1911 la gestione della fabbrica, fondata nel 1811, passa ad Andrea Galvani che ne muta ragione sociale in "Società Anonima Andrea Galvani" e il simbolo grafico in un galletto stilizzato, o la testa di un gallo, uniti ad una G. Nel 1921 la fabbrica, distrutta da un grande incendio, viene ricostruita in modo moderno e questo permette di realizzare una produzione più vasta ed eterogenea. Nel 1930, grazie all'eredità di famiglia, la manifattura diviene di proprietà esclusiva di Andrea Galvani. Nel 1939 la direzione della manifattura passa a Pino Galvani che mantiene i temi decorativi di sapore novecentista, tipici della manifattura, fino alla metà degli anni Quaranta.[http://www.archivioceramica.com/fabbriche/G/Galvani.htm]
Dizionario italiano-friulano, Dizionario italiano-friulano di vita contadina, Pordenone 2005
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965
Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.
Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993