museruola, musolarie

Oggetto
museruola
Altra Denominazione
musolarie
Ambito di produzione
produzione domestica
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
filo di ferro - corda
Misure
cm - altezza 21, larghezza 23, profondità 25
Codice scheda
BDM_21266
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Una sorta di gabbia di forma vagamente semisferica, un po' allungata, che si adatta al muso dell'animale, è realizzata intrecciando filo di ferro a formare un reticolo di maglie di forma per lo più esagonale e diverse dimensioni. A consolidare la struttura tre anelli di diametro crescente, uno intermedio e gli altri alle estremità. Una cordicella applicata al diametro dell'anello maggiore serviva per fissare l'attrezzo al collo dell'animale.

Le museruole, che si applicavano non solo ai buoi ma anche ad asini, cavalli e vitelli, evitavano che gli animali si fermassero a mangiare mentre erano al lavoro, o danneggiassero le coltivazioni, proprie o altrui, ad esempio strappando le giovani piante del mais durante la sarchiatura o la rincalzatura. Venivano inoltre impiegate su mucche gravide che avevano bisogno di una digestione lenta o su capi malati ma anche su vitelli nella fase dello svezzamento

BIBLIOGRAFIA

Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987

Chiaradia G., Gli arnesi della stalla. Nomenclatura e usi nel Friuli Occidentale, in Tiere Furlane, 2013, a. 5, n. 2 luglio

Dizionario italiano-friulano, Dizionario italiano-friulano di vita contadina, Pordenone 2005

Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002

Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993

Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983

Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.