scure, manàrie

La scure presenta una lama in acciaio forgiato e un manico in legno verniciato. La parte metallica è di forma trapezoidale: il tagliente, parallelo al manico, è appena arcuato e l'occhiello, in cui è inserito il manico, è ogivale. La testa del manico è bloccata nell'occhiello con tre chiodi che fanno spessore per un migliore fissaggio, 2 a testa tonda e uno a testa quadra. Il manico di legno è leggermente arcuato e presenta un inspessimento nella zona dell'innesto.

Nel linguaggio comune il termine scure viene usato come sinonimo di ascia, ma si differenzia da questa per la lama parallela al manico e non perpendicolare. La scure si distingue, poi, dall'accetta per le misure (è più grande) e per il fatto che, generalmente, per utilizzarla servono due mani, mentre l'accetta è più piccola e può essere usata con una mano sola. Anche il friulano utilizza solo due termini per identificarle: la scure e l'ascia sono #manàrie#, mentre l'accetta è #manarin#. Un tempo costava poco il lavoro e molto il materiale, per cui spesso gli artigiani, ma anche gli utenti finali, acquistavano solo le parti che non potevano produrre da soli, come ad esempio gli utensili, cui aggiungevano poi manici fatti da loro. Anche il catalogo S.A.F.E.M (Società Adriatica Ferramenta e Metalli) presenta in vendita lame e manici separati. Altre notizie in Annotazioni.