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sul corpo: 100/7
La dima è formato da un unico pezzo di legno compensato, a forma di arco di circonferenza. Presenta un foro per essere appeso e la misura, in vernice rossa, 100/7.
La misura 100/7 potrebbe indicare il diametro della ruota dopo l'assiemazione dei diversi gavelli. L'attrezzo, vista la fattura, potrebbe essere stato realizzato da una bottega artigiana, forse locale. La zona da cui provengono gli oggetti del Museo di Farra si trovava sotto l'impero austroungarico fino agli anni 20 del XX secolo, dopo la prima guerra mondiale. Vista la situazione di confine ed il periodo storico, la dima potrebbe essere stata realizzata sia nell'attuale Italia, che in Austria, Slovenia o in altri paesi. L'attrezzo potrebbe essere appartenuto, e quindi realizzato dal falegname carraio Redento Tolloi (1891-1960) di Ronchi dei Legionari, in quanto la sua attrezzatura è confluita nella collezione del museo (acquisto 11/6/2012; per altre informazioni vedere la scheda 19221), ma permangono dei dubbi in quanto non inserito nell'elenco, non chiaro, del prestito del 1995. L'attrezzo potrebbe essere appartenuto anche a Botton Emerito (donazione del 14/1/1996).
Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017
Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993
Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983