filatoio, gorlete

Oggetto
filatoio
Altra Denominazione
gorlete
Ambito di produzione
artigianato del Friuli occidentale
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
legno - metallo - latta
Misure
cm - altezza 89, larghezza 36.5, profondità 54.2
Codice scheda
BDM_19440
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Su un supporto di forma ellissoidale troncato per una breve porzione, con 4 gambe sotto il quale si trova il pedale, sono fissati due montanti che reggono una traversa connessa tramite vite ad una traversina, inserita in scanalature praticate sul lato interno dei montanti, su cui doveva essere fissato il dispositivo di filatura, mancante. Tra uno dei montanti ed un supporto più corto inserito circa al centro della base piena è inserita la girella a sei raggi connessa dalla parte esterna al pedale.

Questo tipo di filatoio consente di filare senza interruzione perché il filo viene torto e avvolto nello stesso tempo sul rocchetto, grazie alla diversa velocità assunta dalla spola (più veloce) rispetto al fuso con le alette: per questo viene detto filatoio continuo. Inoltre, permette una maggiore omogeneità nello spessore del filo perché il filatore ha entrambe le mani libere giacché utilizza il pedale. I metodi per filare sono molteplici: fuso e rocca, processo interamente manuale; rocca e filatoio, sistema misto; rocca e filatoio a pedale, processo continuo. I fattori che ne regolano la scelta possono essere diversi: a volte il filatoio sostituisce il fuso perché ha una resa maggiore, ma a volte si preferisce il fuso che consente di lavorare ovunque, anche portando ad es. il bestiame al pascolo, come afferma Paul Scheuermeier. A volte la preferenza poteva essere condizionata da motivi economici e di qualità, il filato prodotto col fuso era migliore e poteva essere pagato di più.

BIBLIOGRAFIA

Dizionario italiano-friulano, Dizionario italiano-friulano di vita contadina, Pordenone 2005

Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002

Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993

Atlante storico linguistico, Atlante storico linguistico etnografico friulano, Padova 1986, VI

Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2

Zannier D./ Zof G., Tradizioni artigiane in Friuli: immagini di un mondo che scompare, Udine 1978

Penzi D., Tradizioni artigianali comunitarie nel pordenonese, Pordenone 1972

Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965

Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.