Formato da un manico di legno inserito nell'apposito occhio con la parte finale leggermente ricurva e da un rostro in ferro anch'esso ricurvo.
Esistevano due versioni di zappino, quello austriaco, caratterizzato da un rostro diritto dalla punta a L e usato soprattutto per alzare i tronchi, e il modello Morocutti -dal nome della ditta carnica che lo produceva- più versatile e contraddistinto dal rostro ricurvo. Infine, vi era, pure, lo #sapìn di aghi#, una versione più leggera, con manico più lungo e maggiore piegatura della parte terminale in ferro per arpionare i tronchi in acqua. L'uso del legno di faggio per realizzare il manico è dovuto dal fatto che questo materiale garantiva maggiore aderenza della mano al manico, evitando, così, eventuali formazioni di vesciche e scivolamento dell'attrezzo durante l'utilizzo.
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