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Il giacchino, confezionato in tela di lana verde piuttosto sottile, faceva sicuramente parte di un abito, poiché sono ancora presenti tracce della cucitura originale in corrispondenza del giro-vita. Il capo si compone di due teli posteriori, cuciti al centro, e due anteriori: quest’ultimi, accostati e uniti con otto gancetti di cui non rimane traccia, sono caratterizzati da una punta che si protende sul ventre, marcata anche da una piega (cm 2.5) che percorre tutto il giacchino su entrambe i lati. Le maniche sono lunghe, con cinque teorie di arricciature in prossimità delle spalle, leggermente rigonfie all’omero e strette sulla parte finale. Internamente il corpetto è foderato in tela di lino colore naturale.
Il giacchino, facente parte in origine di un abito intero, è confezionato in tessuto di lana a tinta unita, piuttosto diffuso in territorio carnico nel XIX secolo. Sebbene siano proposti motivi decorativi originali, quali l'arricciatura delle maniche o la V dello scollo, il giacchino è collocabile in ambito sartoriale domestico, per i materiali utilizzati e per la confezione.
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 2000
D'Orlandi L./ Perusini G., Il costume popolare carnico, in Antichi costumi friulani, Gorizia 1988