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Coperta di lana rettangolare, con decoro dato da sequenze verticali disposte a scacchiera, di un motivo a losanghe rosse e nere. Il manufatto è confezionato con un'unica pezza, ripiegata lungo i profili corti (cm 1.5).
La coperta è confezionata con un tessuto a piccolo operato, caratterizzata da un modulo decorativo a losanghe molto diffuso in Carnia già nel XVII-XVIII secolo, definito anche "diamantina, occhio, occhio d'uccello, mandorla carnica". Tale decoro trova riscontro nei libri dei tacamenti (Linussio, V. Comis, A. Michieli), dove vengono indicati il rimetaggio e la pedalatura.
Jacopo Linussio, Jacopo Linussio. Arte e impresa nel Settecento in Carnia, Tolmezzo; Trieste 1991
AA.VV., La tessitura e il ricamo. Artigianato in Umbria, Umbria 1992