incubatrice, incovadòrie

Oggetto
incubatrice
Altra Denominazione
incovadòrie
Ambito di produzione
industria
Cronologia
sec. XIX fine-sec. XX inizio
Materia
legno - metallo - vetro
Misure
cm - altezza 48, larghezza 35, profondità 51
Codice scheda
BDM_11856
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi
Iscrizioni

L'oggetto è a forma di parallelepipedo con uno sportello incernierato e un'intercapedine contenente acqua calda - circolante a termosifone - per mantenere all'interno sempre la stessa temperatura. Sotto la struttura è visibile una specie di rubinetto, nella superficie laterale una presa d'aria mentre nella parte superiore si nota un cilindro metallico. La fonte di calore era costituita da un fornello ad alcool o ad olio o da un lumino a cera. L'incubatrice era posseduta solo da poche persone perchè costosa. I più poveri ne noleggiavano solo qualche ripiano, come dimostra questo esempio del museo che riporta, su ciascuno dei telaietti, il nome del proprietario delle uova.

BIBLIOGRAFIA

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Giorgi D., Il manualetto del bigattino, Parma 1938

Giacomelli N., La riforma Alker nell'allevamneto del baco, Milano 1927

Cima D., L'allevamento del baco da seta, in Almanacco agrario, Trento 1927

Perroncito E., Manuale di bachicoltura, Torino 1895

Bernardi B., Per allevare bene il baco da seta, Milano s. d.