spelaiatrice, machina da la galeta

Oggetto
spelaiatrice
Altra Denominazione
machina da la galeta
Ambito di produzione
artigianato locale
Cronologia
sec. XIX fine-sec. XX inizio
Materia
metallo - legno
Misure
cm - larghezza 86, lunghezza 135
Codice scheda
BDM_11852
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Questa spelaiatrice è una macchina - priva dei piedi che fanno da sostegno - composta da un tavolo rudimentale con il piano inclinato formato da ventidue asticelle regolari, disposte verticalmente, ed alti bordi per il contenimento dei bozzoli. Sopra le asticelle sono inseriti orizzontalmente dei rulli con una sottile scanalatura. Questi sono azionati da un dispositivo, composto da un ingranaggio di bicicletta con una catena, che riceve il movimento per mezzo di un braccio esterno. I bozzoli passando sopra le verghe di ferro erano ripuliti dalla seta più scadente #bavele, spelaia# con la quale erano attaccati al #bosco#.

La spelaia, che altro non è che una seta grezza, rimaneva fissata nei rulli e, con un coltello che incideva la scanalatura della verga, veniva recuperata e utilizzata in casa dalle donne.

BIBLIOGRAFIA

Cjase Cocel, Cjase Cocel. Museo della vita contadina, Fagagna (UD) 1998

Rizzolatti P., Il fiume, la terra e l'uomo: ricerche linguistiche ed etnografiche nel comune di Morsano, in Morsan al Tiliment, Udine 1988

Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987

Giorgi D., Il manualetto del bigattino, Parma 1938

Norme da seguirsi, Norme da seguirsi per l'allevamento del baco da seta, Treviso 1928

Perroncito E., Manuale di bachicoltura, Torino 1895