al centro: FRATELLI DARIN / S Polo di Piave Treviso
al centro: BREVETTO MAZZUCCO / [...]
La pigiatrice a manovella è costituita da una tramoggia di legno e da un pigiatoio composto da due cilindri scanalati controrotanti. Al pigiatoio è associato un organo diraspatore, formato da un'asse orrizzontale munita di varie spatole in ferro e inserita in un tamburo cilindrico di lamiera perforata. L'asse dell'organo diraspatore è girevole e funziona quasi come una vite senza fine che trascina con sé le vinacce dell'uva pigiata, le quali, nel tragitto, vengono separate in bucce, che cadono col mosto in un contenitore sottostante, e in raspi che, sospinti dalle eliche, avanzano lentamente verso la bocca di scarico situata all'estremità opposta del tamburo.
La separazione degli acini dai raspi è importante in quanto questi ultimi contengono grosse quantità di sostanze tanniche ed altri elementi che potrebbero alterare negativamente, al termine del processo, il vino.
Stacul J., Il torchio, la botte la cantina. Appunti sui sistemi tradizionali di vinificazione nell'Isontino, in Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Monfalcone (GO) 1993
Peressi L., Cultura che scompare. Oggetti di vita contadina nelle Valli del Natisone, Udine 1983
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2