Il collare per bovino, privo di campanaccio, è composto da una fascia chiusa ad anello incurvata ad assumere una forma ovale; i lati lunghi, più spessi permettono, da un lato, una solida chiusura nel punto di giunzione che è realizzata ad incastro e fissata con un perno.
il collare fornito di campanaccio veniva applicato agli animali più irrequieti o a quelli dominanti per controllarne gli spostamenti. Ad ogni campanaccio corrisponde un suono diverso così da permettere di identificare la posizione dei diversi animali
Penzi D., Tradizioni artigianali comunitarie nel pordenonese, Pordenone 1972
Dizionario italiano-friulano, Dizionario italiano-friulano di vita contadina, Pordenone 2005
Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002
Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993
Pellegrini G. B./ Marcato C., Terminologia agricola friulana, Udine 1988, II
Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987
Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965
Peressi L., Il linguaggio tecnico in uno stal di Claut, in Sot la Nape, Udine 1960, 3/4