Lo strumento è un cosiddetto doppio mantice, costituito da tre tavole dalla sagoma trapezoidale, incenierate sul lato minore, alle quali è fissato del cuoio che forma due camere d'aria separate. La tavola di mezzo costituisce il piano immobile ed è unita all'impalcatura di sostegno; le tavole superiore ed inferiore sono mobili: la seconda si abbassa per gravità ed estende una camera nel mantice; l'operatore, per mezzo di una leva, solleva il piano inferiore, la cui compressione determina il passaggio dell'aria alla camera superiore; un peso, appoggiato sopra il piano superiore, comprime la relativa camera e l'aria viene espulsa attraverso un boccaglio fino alla fucina. Ingresso e passaggio dell'aria da una camera all'altra sono regolati da semplici valvole, costituite da una patta di cuoio che consente il flusso dell'aria in un'unica direzione. Con il doppio mantice si assicura un'emissione costante e continua dell'aria.
De Ruitz M., Magli e fucine in Europa. Viaggio nella tradizione dei fabbri, Costabissara 2003
Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002
Andreani I., L'arte nei mestieri. Il falegname, Milano 1916