Costume composto da un abito intero realizzato con tessuto di bavella color arancio chiaro a righe verticali verdi e beige, gonna e corpetto ormontati da camisiola con maniche sono uniti allacciata sotto il seno con una cordella produce una arricciatura, la camicia di tela bianca con scollo rifinito da un merletto tipo fuselli, fuoriesce evidente dalla breve scollatura. E' associato un grembiule di tessuto a quadri verdi e rossi e righe nere, con decoro a motivi dilatati in verde più scuro. Sulle spalle un fazzoletto di seta a quadri verdi arancione e beige con motivi floreali in tinta. Sul capo un fazzoletto seta e bavella color beige. Ai piedi scarpe di feltro grigio con fettucce di velluto scuro disposte trasversalmente non coeve. Calze a maglia di cotone color bianco.
Il costume nell'inventario viene citato come formato da indumenti provenienti dalla stessa area, principalmente composto dall'abito formato da corpetto (cas) e gonna uniti, sormontati dalla camisiola camicia. Sono stati probabilmente associati gli altri indumenti e accessori in fase di allestimento del manichino. Le scarpe sono i tipici scarpets in uso nell'area carnica. In particolare l'abito propone la tipologia in uso verso la fine del periodo tra 1800 - 1830 e rispecchia i dettami del costume tipico nell'area: uso della gonna col casso uniti e camisiola. Quest'ultima propone le caratteristiche dimensioni e elementi (cordellina per ll'allaciamento anteriore che produce una specie di volant) confezionati con tessuti prodotti in ambito casalingo materiali, colori e decoro a righe. Per quanto concerne il corpetto è qui rimandato al termine casadalt, di dimensioni ridotte mette in evidenza una vita stretta su una gonna (cotule) lunga fino ai piedi.