Complesso massiccio e imponente, composto dalla villa dominicale, da due lunghe ali porticate, che ospitano le barchesse e che s'innestano perpendicolarmente al nucleo centrale, da adiacenze rustiche e dalla cappella gentilizia. Villa con fronte principale verso l'esterno, con corpo centrale, affiancato da due ali laterali più basse con due possenti torrette terminali. Fronte connotato da forte simmetria assiale. Stanze organizzate intorno a un salone centrale passante. Successione di aperture ad arco ai due livelli superiori. La facciata posteriore, verso il vasto parco, riprende in parte i temi architettonici verso l'esterno. Fronte chiuso dalle barchesse e dagli annessi rustici che si innestano perpendicolarmente al corpo padronale. Aperture bordate da cornici lavorate in pietra, alcune a più fasce lavorate e aggettanti, altre dal profilo mistilineo. Cornicioni in pietra cingono tutti i prospetti. Accesso alla corte interna attraverso due portali monumentali in pietra e mattone.
la tradizione vuole che il complesso fosse stato edificato a metà del XVII secolo ma le forme architettoniche e la presenza della famiglia degli Stefaneo, a cui tradizionalmente viene attribuita la costruzione della dimora, a Crauglio solo dal 1677 (Ulmer, 1993) fanno ritenere la costruzione settecentesca. Nella villa vi soggiornò Gian Domenico Tiepolo.
Il corpo principale di forma rettangolare presenta muratura continua portante in pietra e laterizi; solai in legno; tetto a falde con struttura a capriate lignee e manto di copertura in coppi; finiture in pietra e laterizi; serramenti in legno e ferro.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000