Chiesa di San Michele arcangelo, Mereto di Tomba

Localizzazione
Mereto di Tomba (UD) Tomba
Oggetto
chiesa
Denominazione
Chiesa di San Michele arcangelo
Autore
Urbanis Giulio (1540/ 1613)
Uso storico
culto
Uso attuale
culto
Codice scheda
A_9172
Iscrizioni

prospetto principale

La chiesa è posizionata a nord del centro abitato, sul sedime di una antica centa, con ampio sagrato sopraelevato di quattro gradini rispetto al livello stradale. L’edificio ha pianta rettangolare, a navata unica con cappelle laterali poco profonde, della stessa altezza dell'aula, e presbiterio allungato, concluso da abside esternamente pentagonale, con decorazione ad archetti. Sul lato meridionale, addossati alla chiesa, vi sono diversi corpi di fabbrica: la torre campanaria, in posizione leggermente arretrata rispetto alla facciata, la centrale termica, realizzata in anni recenti, e la sacrestia sviluppata su due piani. Su quello settentrionale trova posto, a ridosso della cappella laterale, un vano aggettante che ospitava un tempo il fonte battesimale ed è visibile il tronco del vecchio campanile, di dimensioni ridotte, ora assimilato alla struttura della chiesa. La chiesa presenta un semplice prospetto a capanna, concluso da un timpano triangolare in cui come motivo decorativo è presente un elemento modanato. Subito al disotto della cornice orizzontale del timpano si apre una finestra rettangolare incassata in un riquadro con arco superiore a sesto ribassato. Il portale d’ingresso ha stipiti e architrave in pietra e sovraporta con volute; accanto ad esso, a sinistra, è visibile la lapide ottocentesca che ricorda il parroco Domenico Venuti (1771-1859). All’interno, la chiesa si presenta come un'aula rettangolare su cui si aprono le due cappelle, dove trovano posto gli altari laterali, con presbiterio sopraelevato di quattro gradini, un tempo separato dall’aula da balaustre. Lo spazio interno si sviluppa in volumi nitidi, le pareti sono scandite da lesene ioniche sormontate da un pesante cornicione sagomato che si prolunga anche nel presbiterio. Il soffitto è piano con volte a vela laterali, in corrispondenza delle quali sono posizionate le quattro finestre rettangolari dell'aula e le due finestre del presbiterio. L'abside, dal volume notevolmente ridotto, è separata dalla zona presbiteriale da un tramezzo in legno e vetro; presenta un'unica finestra sul lato settentrionale, mentre in quello meridionale è stata ricavata una ampia porta d’accesso. Davanti al presbiterio, sul lato destro, è collocato il pulpito ligneo; in controfacciata la bussola. La pavimentazione è in lastre di marmo rosse e bianche disposte a scacchiera in diagonale.

Il primo edificio di culto, nel nucleo abitato di Tomba, intitolato a S. Michele Arcangelo sembra possa farsi risalire al X-XI secolo. Secondo alcune ipotesi, questo edificio potrebbe identificarsi con la cappella che oggi, con una struttura modificata, costituisce l'abside della parrocchiale del XVIII secolo. Questa cappella doveva avere in origine una forma ottagonale, con una pianta ispirata ai luoghi di culto martiriali diffusi nei primi secoli del cristianesimo. Quasi certamente nella seconda metà del XIV secolo viene realizzata nello stesso luogo una nuova chiesa, che ingloba la cappella ottagonale preesistente, utilizzandola come abside. La chiesa viene dotata anche di una torre campanaria. Per completezza d'informazione, bisogna aggiungere che Tarcisio Venuti ha avanzato un'altra ipotesi in merito all'evoluzione storica della chiesa, posponendo la costruzione del primitivo edificio di culto al XIII-XIV secolo. Questa chiesa poi, gravemente danneggiata dal disastroso terremoto del 1511, sarebbe stata ristrutturata e, in seguito, dotata di una nuova abside in forme tardogotiche – corrispondente alla cappella ottagonale. Purtroppo, non disponiamo di fonti documentarie che possano far luce sulle vicende più antiche dell'edificio. Negli anni 1571-1572 la volta a vela della cappella ottagonale viene decorata con gli affreschi di Giulio Urbanis. Verso la metà del Settecento si decide di ingrandire la chiesa e di erigerne una nuova. L’incarico per la sua costruzione è attribuito al capo mastro Sebastiano Lotti di Bertiolo. Il nuovo edificio viene inaugurato nel 1764, anche se la definitiva consacrazione avviene solo nel 1924. Nel 1830, sul lato meridionale della chiesa, in posizione leggermente arretrata rispetto alla facciata, viene eretta la nuova torre campanaria. Tra i lavori di maggior rilievo realizzati successivamente nell’edificio, si possono ricordare la costruzione del pavimento rialzato del presbiterio nel 1840; l’edificazione della nuova sacrestia a due piani negli anni 1876-1877; l’istallazione sulla sommità del prospetto principale della croce metallica, 1878; il rifacimento in marmo del pavimento dell’aula agli inizi del Novecento. Durante gli anni della Grande Guerra la chiesa è trasformata in ricovero per i prigionieri italiani. Nel 1976, a causa del sisma l’intero edificio e l’annesso campanile subiscono gravi danni e sono sottoposti ad un intervento volto al rafforzamento della struttura e al restauro conservativo. Nell'autunno del 2013 viene compiuto il restauro degli affreschi di Giulio Urbanis che decorano la cappella ottagonale.

Edificio ad aula unica rettangolare, con modeste cappelle laterali, e presbiterio allungato rettangolare concluso dall'abside pentagonale; muratura portante mista in pietra e laterizio intonacata; tetto dell'aula a due falde, del presbiterio e dell'abside a più falde, impostate ad altezze diverse; struttura della copertura in legno.

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BIBLIOGRAFIA

Villa Tumbae, Villa Tumbae. Il restaur dal afresc di Gjulio Urbanis ta glesie di San Michêl, Mereto di Tomba (UD) 2014

Art artiscj, Art, artiscj e artigjans a Merêt di Tombe, Mereto di Tomba (UD) 2010

Tomba di Mereto, Tomba di Mereto. Monografia storica ed artistica, Spilimbergo (PN) 1979

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