Villa Policreti, Aviano

Complesso posto all'interno di una cerchia muraria e formato da due blocchi edilizi, di cui uno a schiera, in cui trova posto, pressochè al centro, il corpo padronale, a cui si affiancano due barchesse; completano il tutto un giardino all'italiana e un ampio parco. Corpo padronale: entrambe le facciate si segnalano per la sobrietà, essendo decorata solo quella interna con fasce marcapiani (sistemazione di fine Settecento). Al primo piano si trovava l'oratorio di San Vincenzo. Barchesse: la barchessa di nord-est si contraddistingue per un loggiato con colonnato toscaneggiante, un'aggiunta del XIX secolo ad opera dell'architetto Giovanni Battista Bassi. Giardino: Si tratta di un giardino all'italiana composto in eleganti terrazzamenti che sfruttano con giochi asimmetrici il dislivello del terreno. Risale alla stessa fase edilizia a cui sono da rapportare i rimaneggiamenti delle barchesse, nonchè la sistemazione della facciata interna della villa e dell'altro blocco edilizio, oggi utilizzato come ristorante. Parco: il terreno, inizialmente utilizzato per scopi agrari e oggi in parte campo da golf, fu trasformato nell'Ottocento in un esemplare parco romantico, scenograficamente articolato attraverso la concatenazione di diversi paesaggi idealizzati: l'ampio prato verde, la grotta di Venere, la radura verde con lo stagno. Meravigliose quinte naturali sono create da una sapiente articolazione delle quote del suolo, attraverso terrazzamenti e colline artificiali,e grazie all'esecuzione di depressioni e opere idrauliche. La flora è ricca e pregiata, con alberi secolari ed esotici.

Giovanni Maria Policreti ereditò dalle famiglie Stefani e Attimis parte dell’attuale proprietà, ma anche una piccola parte del castello e una torre, l’attuale proprietà Frangipane, per poi giungere a ottenere il titolo di feudatari; infatti Policreti furono l’ultima famiglia ad Aviano avente diritto al feudo d’abitanza. Il nucleo centrale della villa, che è la parte più antica, risalente al 1565. All’inizio del Settecento Giovanni Battista Poli- creti amplia la proprietà senza però avere alcun piano estetico preciso per la villa. Solo alla fine del secolo appare sistemata nella sua facciata interna che segue un elastico schema simmetrico: vengono rima- neggiate le due barchesse laterali, sistemato il corpo antistante, oggi adattato a ristorante, e costruito il giardino all’italiana composto in eleganti terrazzamenti che sfruttano con giochi assimetrici il dislivel- lo del terreno. Il loggiato sul quale si innesta la barchessa a nord-est, contraddistinto da un colonnato toscaneggiante, è un’aggiunta del secolo XIX di G.B. Bassi, architetto impegnato anche nella sistemazione attorno alla piazza di Pieve d’Aviano. Oggi la villa ospita un lussuoso hotel che ne ha profondamente trasformato l’aspetto interno; originali sono però i pavimenti in battuto alla veneziana e in parquet di legno così come le travi ed i soffitti cassettonati.

Il complesso di Villa Policreti è costituito da due corpi edilizi, di cui quello principale ha uno sviluppo a cortina lungo Via IV Novembre ed è costituito dalla villa padronale al centro che si eleva su tre piani, e da due barchesse più basse che proseguono sui lati. Il corpo secondario è posto frontalmente alla villa, sul lato est del cortile, si tratta di un edificio rustico oggi destinato a ristorante mentre il corpo padronale ospita l'albergo. Tutt'intorno si sviluppa il parco oggi campo da golf.