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Il corpo padronale è anticipato da un viale su cui si affacciano gli annessi rustici che appartenevano al complesso seicentesco. La facciata della villa è tripartita con il corpo centrale leggermente aggettante rispetto alle ali laterali e sottolineato da un pronao con colonne reggenti la balaustra del piano nobile e da un timpano triangolare di coronamento. Il piano terra è caratterizzato da ampie arcate a sesto ribassato.
La villa è strettamente legata, nelle vicende storiche ed edilizie, all’adiacente castello di Brazzà; nel XVII secolo, infatti, a causa delle numerose vicende avverse, terremoti, assalti e devastazioni, venne edifi- cata sempre a opera dei Savorgnan di Brazzà. La costruzione originaria fu però da un incendio durante la prima guerra mondiale e la villa che attualmente si trova sulla collina di Brazzacco è una ricostruzione del 1923, opera dell’architetto udinese Provino Valle.
Muratura del corpo principale, fino al primo piano, in pietra squadrata; le parti rimanenti in calcestruzzo. Solai in latero cemento, orditura del tetto in legno e manto di copertura in coppi.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000
Damiani L., Ricordo di Ernesto Mitri, in Quaderni della Face, Udine 1978, n.52