L’edificio si trova all'incrocio fra la strada che giunge dal fondovalle e la via che attraversa l'intero nucleo abitato più antico del paese, su un terreno in forte pendenza ove sorgeva il preesistente municipio, demolito in seguito al terremoto del 1976. La facciata principale è arretrata rispetto al limite stradale, due scalinate laterali in origine collegavano la strada a monte con il piazzale che si apre verso valle. Il volume si risolve in parallelepipedo, con pianta rettangolare che si eleva di tre piani. La struttura portante è costituita da due setti perimetrali in cemento armato a vista e da solai in laterocemento; i setti, segnati all'esterno da leggere modanature in corrispondenza dei livelli dei solai, definiscono i due prospetti laterali ciechi, a nord e a sud. I prospetti verso il centro storico (ovest) e alla vallata (est) sono invece caratterizzati da ampie superfici vetrate a tutta altezza, modellate dai telai in ferro e legno degli infissi, leggermente rientranti rispetto al filo della muratura. La copertura è piana. L’accesso principale avviene dalla strada monte, originariamente attraverso una passerella che superando il dislivello del piano interrato univa l’edificio alla strada sottolineandone le distanze. Il fabbricato inizialmente isolato, negli anni successivi è stato collegato agli edifici contigui, con interventi edilizi minori, essendo stati destinati anch’essi ad attività pubbliche: con l’edifico storico attraverso un ponte chiuso progettato dall’arch. Valter Cimenti e con l’immobile che contiene una sala polifunzionale e servizi progettato dall’arch. Adriano Chiavegato.
La progettazione e la realizzazione della nuova sede municipale avvennero tra il 1972 e il 1978.
Corbellini G./ Rocca A., Architettura in montagna: Gino Valle in Carnia, Trieste 2005