Casa Strassoldo, Gorizia

Localizzazione
Gorizia (GO)
Oggetto
casa
Denominazione
Casa Strassoldo
Altra denominazione
Casa de' Grazia, Casa Coronini, "Locanda da Sandro"
Autore
De Zorzi Colomano (notizie 1902)
Ambito culturale
maestranze locali
Uso storico
abitazione - locanda
Uso attuale
abitazione
Codice scheda
A_2350

La palazzina è situata in via Santa Chiara, all’imbocco del viale XX Settembre, di fronte all’ex mercato all’ingrosso cittadino. L’edificio è in aderenza al convento e alle scuole delle Suore Scolastiche di Nostra Signora. Il corpo più antico presenta una pianta quadrangolare, con due spine centrali perpendicolari alla strada. L’edificio è alto tre piani fuori terra, con un livello sottotetto. Le due facciate principali – sulla via Santa Chiara e sul giardino – presentano un’interessante decorazione a stucco. Si tratta di un esempio unico in città che porta a ritenere la ricca e articolata decorazione esterna come una parete interna. L’intera superficie dell’edificio – con l’esclusione del piano terra – è interamente coperta da stucchi ripresi dalla tradizione classica (putti, mascheroni, volute, rosette), anche se rielaborati con un gusto che sembra alludere al liberty. Il segno appare fluido, veloce, curvo, in continua successione. Il pianterreno è rivestito con un intonaco bugnato rustico ed è separato dai piani superiori intonacati mediante una fascia marcapiano modanata che si interrompe in prossimità del timpano spezzato dell’ingresso. Le finestre rettangolari sono disposte in modo regolare, secondo uno schema ben organizzato. Al piano terra le aperture sono riquadrate da elementi di pietra masselli e sono sormontate da una cimasa lineare modanata. Ai piani superiori presentano invece una semplice riquadratura lapidea non modanata. L’ingresso all’edificio avviene attraverso un portale ad arco ribassato, sormontato da un frontone spezzato e a volute. Il portone di ingresso è collocato in posizione assiale alla facciata rivolta sulla strada. All’interno, da segnalare la ringhiera della scala, realizzata in ghisa fusa e passamano in legno, risalente alla fine dell’Ottocento. La sua fattura austriaca è confermata dalla presenza del marchio della fonderia viennese impressa su uno dei suoi elementi.

Già censito nelle antiche mappe catastali, nella seconda metà del Settecento, l’edificio risulta intestato alla famiglia Strassoldo. Il fabbricato è noto con il nome di casa “degli stucchi” o “degli arabeschi” per la sua facciata esterna caratterizzata dalla ricca decorazione floreale in stucco, forse ottocentesca, attribuita a Colmano de’ Zorzi. Nel corso del tempo la casa passa di mano ad altri proprietari, prima ai de’ Grazia, poi ai Coronini. Nel 1902 l’edificio beneficia di un radicale e accurato restauro. In quell’occasione vengono rinnovati e riparati il tetto e le grondaie in rame, i solai lignei, i pavimenti, gli infissi; inoltre, l’intera decorazione in facciata viene rifatta a nuovo. Nel 1908 sul retro dell’edificio originario viene aggiunto un nuovo corpo terrazzato; negli anni Sessanta del Novecento questo corpo retrostante viene sopraelevato fino alla linda. Durante la prima guerra mondiale l’immobile viene danneggiato, sia nelle parti strutturali che negli elementi decorativi. Nel 1919 vari lavori e restauri interessano la palazzina. Dal 1927, l’edificio è adibito a locanda.

Murature perimetrali e spine centrali in pietrame intonacato. Solai e struttura del tetto in legno, manto di copertura in coppi.

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Dove si trova