Il fabbricato adibito ad uffici si attesta lungo la statale come un “alto muro ritmato dalla struttura portante, in forte contrasto con la sequenza ripetitiva di villette e capannoni sui due lati della strada. Attorno all’edificio, un fosso ospita il parcheggio, creando uno spazio di mediazione con la strada che accentua la percezione visiva di una specie di diga solidamente ancorata nel terreno. L’interruzione della struttura portante forma un grande portale dal quale si intravede il mondo della fabbrica. Per chi attraversa questo portale, l’edificio rivela la sua sezione a piani degradanti che evoca l’immagine suggestiva di capannoni impilati o meglio ancora di serre industriali dalle quali si osserva la produzione. Questa sezione consente a ogni piano degli uffici - rivolti a nord - di usufruire della luce zenitale. La scala d’angolo porta all’atrio d’ingresso, dove lo sguardo viene attirato dall’intensa luce che attraversa la grande vetrata sud dello spazio espositivo su doppia altezza: in questo spazio si legge l’organizzazione distributiva dell’edificio, evidenziata, in primo luogo, nelle scale integrate direttamente nella struttura portante dei pilastri doppi. L’esperienza del percorso si trasforma ad ogni piano: salendo dal piano terra si misura attraverso la prima scala la profondità dello spazio espositivo, lungo il quale si cammina successivamente in galleria al primo piano fino alla scala che porta al secondo piano: l’esperienza diventa ancora più intima, ricordando i passaggi nei muri di un castello, e si provala sensazione dello sbalzo (...).” (Croset Pierre-Alain, Gino Valle, Milano, Electa, 1989).
L'edificio è stato realizzato tra il 1959 e il 1961.
Croset P.A., Gino Valle: progetti e architetture, Milano 1989