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Complesso articolato su diversi fabbricati aggregati in modo composito. La casa dominicale è a due piani con sottotetto, affiancata da due ali laterali. Il prospetto principale è segnato da quattro assi di aperture con l’ingresso decentrato ma perfettamente inquadrato da due lesene che caratterizzano la facciata. L’intonaco della porzione del piano terra contenuta tra le lesene è trattato a bugnato gentile. La porta d’ingresso è sormontata dalla porta finestra del piano nobile che si apre su un poggiolo con parapetto in ferro battuto. Al secondo piano un’apertura ad arco a tutto sesto prosegue al di sopra della linea di gronda e determina un abbaino con decorazione a dentelli. Il piano nobile è separato dal superiore da una fascia marcapiano leggermente aggettante. Molti altri edifici rustici (stalla, cantina, scuderia, essiccatoio) ed ex abitazioni dei mezzadri. Quelli in prossimità del corpo dominicale sono stati realizzati in linea, ortogonalmente verso nord. Il complesso è immerso in un vasto parco con alberi ad alto fusto.
La realizzazione del manufatto, cominciata nel XVIII secolo, è il risultato di interventi successivi che gli hanno conferito un aspetto disomogeneo. Il corpo più antico costituisce il centro dell’aggregato ed è la casa dominicale, denominata palazzo Morpurgo.
Gli edifici della villa sono costituiti da murature intonacate e coperture a falde con strutture lignee e finitura in coppi.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005