Tempio, Latisana

Localizzazione
Latisana (UD)
Oggetto
monumento
Denominazione
Tempio
Autore
Scala Andrea (1820/ 1892)
Uso storico
culto
Codice scheda
A_214

Il Tempio sorge nel parco omonimo e fu eretto nel XIX secolo su un progetto dell’architetto udinese Andrea Scala. Si tratta di un monumento sepolcrale fatto costruire da Rosa de Egregis Gaspari (colei che fondò l’asilo che tuttora porta il suo nome) in memoria del marito Gaspare Luigi Gaspari, agronomo e benefattore latisanese. Inaugurato nel 1866, il Tempio rispetta i canoni dell’architettura neoclassica ed è caratterizzato da una pianta centrale circolare, sovrastata da una cupola semisferica. L’ingresso è incorniciato da un pronao architravato con frontone triangolare. All’interno, in una nicchia alta otto metri e protetta da un elegante e fregiato cancello in ferro, è l’arca funeraria con la statua del defunto a cui fa da coronamento un angelo. Entrambe le sculture, dell’artista sandanielese Minisini, sono state mutilate durante la Prima Guerra Mondiale. Dietro il piccolo altare, una scaletta marmorea conduce nella cripta dove sono stati deposti Gaspare Luigi Gaspari, la moglie Rosa e il loro unico figlio Diodato, morto poche ore dopo la nascita. L’ingresso è incorniciato da un pronao architravato con frontone triangolare. - Dal Piano regionale delle emergenze della Protezione Civile FVG: 24/10/2013, Catalogatore: Francesca Nodari - Il Tempio sorge nel parco omonimo e fu eretto nel 1860 su un progetto dell’architetto udinese Andrea Scala (1820-1892). Si tratta di un monumento sepolcrale fatto costruire da Rosa de Egregis Gaspari in memoria del marito Gaspare Luigi Gaspari, agronomo e benefattore latisanese. Inaugurato nel 1866, il Tempio rispetta i canoni dell’architettura neoclassica ed è caratterizzato da una pianta centrale circolare, sovrastata da una cupola semisferica. L’ingresso è incorniciato da un pronao architravato con frontone triangolare. All’interno, in una nicchia alta otto metri e protetta da un elegante e fregiato cancello in ferro, è l’arca funeraria con la statua del defunto a cui fa da coronamento un angelo. Entrambe le sculture, dell’artista sandanielese Minisini, sono state mutilate durante la Prima Guerra Mondiale. Dietro il piccolo altare, una scaletta marmorea conduce nella cripta dove sono stati deposti Gaspare Luigi Gaspari, la moglie Rosa e il loro unico figlio Diodato, morto poche ore dopo la nascita. L’ingresso è incorniciato da un pronao architravato con frontone triangolare.

Dove si trova